L’ex campione paralimpico di tennis in carrozzina Salvatore Caputo, 62 anni, ha ricevuto un sollecito di pagamento da 40 euro da parte dell’Asl Lecce per non aver disdetto una visita in ospedale nel 2017 e fissata per il 2019.
Caputo, dalle colonne del Corriere del Mezzogiorno, afferma che «è vergognoso che dopo sette anni l’Asl mi chieda di pagare il ticket di una prestazione mai erogata, ma che avevo dimenticato di disdire a causa del lungo tempo trascorso da quando era stata fatta la richiesta» a quanto è stato fissato l’appuntamento.
L’Asl Lecce, contattata dall’Ansa, precisa che «i recuperi dei crediti delle pubbliche amministrazioni sono un obbligo. Il tema delle tante prenotazioni che poi non esitano in presentazione dell’utente purtroppo è un problema che crea al sistema già in sofferenza ulteriore difficoltà. Il caso va verificato e come succede ogni qual volta l’utente segnala errori e disfunzioni queste sanzioni vengono stralciate».
L’azienda sanitaria salentina ricostruisce l’accaduto. Caputo, affermano dall’Asl, «ha prenotato una visita urologica il 18 ottobre del 2018 per il 16 aprile 2019 , successivamente, l’8 aprile l’ha spostata al 26 novembre del 2019 data in cui non si è presentato all’appuntamento». Il direttore generale della Asl, Stefano Rossi, riepiloga quella che è la ordinaria attività di recupero della Asl: a fine maggio 2024 sono stati spediti circa 23.000 avvisi bonari per gli anni 2019-2022 (stralciando i periodi COVID marzo 2020 – 31 marzo 2022) per poco più di un milione di euro incassando 400.000 euro, cioè il 40%. Il 20 giugno 2025 sono state protocollate 10.560 raccomandate per gli anni 2019-2020 per un valore di 630.641 (valore medio unitario 59,72 euro). Le raccomandate sono maggiorate di 10 euro rispetto al ticket richiesto con posta ordinaria.
