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Lecce, la denuncia di Pagliaro: «In Radioterapia macchinari rotti e pazienti oncologici rimandati a casa»

Pazienti oncologici rimandati a casa perché i macchinari del reparto di Radioterapia sarebbero guasti. Stando a quanto denunciato dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia, capogruppo de La Puglia domani, Paolo Pagliaro, è accaduto stamattina nell’ospedale Vito Fazzi di Lecce.

I pazienti, riferisce, «sono costretti al calvario di spostamenti di decine di chilometri con temperature roventi, per poi tornare a casa a mani vuote e con l’angoscia nel cuore. Il minimo – prosegue Pagliaro – sarebbe mettere a disposizione un servizio di chiamate ai pazienti prenotati per avvisarli del guasto ed evitare almeno il viaggio a vuoto! I guasti si ripetono di continuo, creando disagi gravissimi ai pazienti fragili e ai loro accompagnatori».

Il consigliere regionale ricorda che «a luglio scorso avevo riacceso i riflettori sul problema, denunciando che i due nuovi acceleratori acquistati a ottobre 2024 dalla Asl erano ancora imballati e fermi, e che i lavori per adeguare gli ambienti e consentirne l’installazione erano ancora a zero. La situazione, purtroppo, non pare sia cambiata».

Pagliaro riferisce che «ricevo decine di denunce e segnalazioni di persone stanche e disperate, a cui viene negato il diritto alle cure. E si prevedono tempi lunghissimi, visto che i lavori di adeguamento dovrebbero durare almeno un anno e sarebbero dovuti cominciare da mesi, ma non risulta che ci siano stati passi in avanti rispetto alla mia ispezione del 27 giugno scorso».

Il capogruppo de La Puglia domani sollecita la convocazione di un’audizione in Commissione Sanità «anche se i lavori del Consiglio sono impantanati. E mentre si continua a temporeggiare – dice -, i nostri pazienti oncologici restano senza terapie visto che i macchinari ancora in funzione sono talmente usurati che si rompono sempre più spesso e necessitano di lunghe riparazioni e manutenzioni. Non è accettabile che non siano neppure avvisati per tempo del guasto delle apparecchiature. Chiediamo alla Asl di attivarsi immediatamente per un servizio di chiamata in caso di guasto delle apparecchiature. Questa situazione è vergognosa e inaccettabile», conclude Pagliaro.

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