A un mese esatto dalla tappa del Giro d’Italia arriva in città Mario Cipollini e lancia la volata. L’ex iridato, indiscusso campione del ciclismo mondiale, è stato accolto dalla sindaca Adriana Poli Bortone nell’Open Space di Palazzo Carafa. «Ho un legame straordinario con questa terra. Il Giro d’Italia valorizza il territorio e offre un’opportunità per far conoscere la bellezza della città. Il Giro rappresenta un secolo di storia e porta felicità negli occhi dei bambini. Sono stato nelle scuole elementari e ho incontrato le docenti che hanno insegnato agli alunni cos’è il ciclismo. La bicicletta regala libertà. Ho notato nel territorio una grande voglia di rinascita e il ciclismo insegna a non arrendersi mai davanti alle difficoltà», ha detto il campione, definito personaggio di «grande intelligenza» da Totò Bianco, presidente del comitato organizzatore.
Il ritorno
Nel 2003, quando era in attività agonistica, Cipollini fu protagonista in città di una memorabile volata con Alessandro Petacchi. «Siamo felici di avere di nuovo a Lecce, dopo 23 anni, il Giro d’Italia. Stiamo affrontando con lo spirito giusto tante difficoltà e immagino che anche l’ultimo mese sarà in salita. Ci piace raggiungere questi obiettivi e li raggiungeremo. Arriveremo in volata indossando tutti la maglia rosa», ha detto la sindaca Adriana Poli Bortone.
Il ricordo
Giancarlo Capoccia, assessore allo Sport, spiega che «l’arrivo di Cipollini è un evento importantissimo di avvicinamento alla tappa del 13 maggio che farà accendere in tutto il mondo i riflettori sulla nostra città generando un notevole indotto».
L’assessore ha poi svelato un aneddoto. «Ho corso in bicicletta e con Cipollini. Abbiamo fatto delle gare insieme da dilettanti. Il ciclismo è una disciplina che educa e ti porta a fare enormi sacrifici preparandoti ad affrontare al meglio la vita». Per Sofia Lupo, presidente della commissione Sport, «l’arrivo della carovana rosa è un evento che offrirà opportunità concrete di sviluppo per il turismo, l’economia locale e la promozione del territorio».