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Lecce, la sfida al Monza vale la testa della Serie B. Baroni: «Avversario complicato»

Monza evoca ricordi dolcissimi per i tifosi del Lecce. Il 16 giugno 1985 la squadra salentina, pareggiando uno a uno sul campo dei brianzoli, ottenne la prima, storica promozione in serie A. Bastava un punto e fu festa. Oggi però la missione dei giallorossi è molto più ardua: troverà una squadra allestita per il brindisi a fine campionato

Marco Baroni, allenatore dei giallorossi, ieri in conferenza stampa ha parlato di dolore riferendosi all’amarezza per la sconfitta: «Per quanto mi riguarda, ne ho avuto abbastanza, ma anche i ragazzi, perché è chiaro che quando inizi una gara con degli intenti completamente diversi e poi un po’ per non buona sorte, un po’ per episodi, un po’ perché anche noi qualcosina abbiamo sbagliato tutti, ti trovi ad affrontare una situazione che ti deve dare la spinta per reagire». Il Lecce non vuole trovarsi ancora nella condizione di dover raddrizzare la sorte di una partita, ma il Monza è una corazzata.
«Si incontra – ha osservato Baroni – la squadra che in assoluto, a detta non mia ma di tutti, ha fatto una campagna acquisti pazzesca, con una “rosa” che non devo star qui ora a identificare, spendendo anche delle cifre importanti. Questo è il dato oggettivo, poi soggettivamente si incontrano due squadre che giocano a calcio: sarà una partita bella, interessante, aperta a tutti i risultati». Dunque il Monza, ha ricordato il mister, è «squadra con un tasso tecnico importante». Il Lecce non dovrà nuovamente sbagliare l’approccio alla contesa. Errore che Baroni ha motivato spiegando che la sua squadra si basa sull’impegno in allenamento, ma, giocando ogni tre giorni, può solo svolgere «una seduta più riconoscitiva che non di lavoro, perché il primo obiettivo è il recupero delle energie». E poi, ha analizzato il mister, i più giovani della compagine giallorossa, benché validi, non sono abituati ai ritmi che ora incalzano la serie B.
Dunque, queste condizioni avrebbero influito forse sull’approccio alla partita. Non si sa come il Lecce riuscirà ad affrontare la frenesia del campionato, né come Baroni farà maturare in fretta i calciatori più giovani a sua disposizione, ma intanto il mister esorta: «In questo momento non ci possiamo permettere di fare partite che partano già in salita». Verità lapalissiana. Tutt’altro che scontata invece, anche in virtù delle possibili staffette, la formazione che proverà a battere nuovamente il Monza. All’andata i brianzoli furono umiliati con un secco tre a zero. Dunque, viste l’ultima prestazione di Listkowski e la scarsa incisività di Ragusa, ed essendo infortunato Di Mariano, ci sarà spazio, sull’ala sinistra, per Rodriguez? «Non è una prima punta nella maniera in cui la intendiamo, ma può giocare in quel ruolo con caratteristiche diverse, come ha giocato gran parte del campionato Olivieri quando non c’era Coda». Per lo spagnolo si apre uno spiraglio: «Noi ci stiamo lavorando da esterno perché il ragazzo, all’interno di quel ruolo, può esprimersi bene». Ma l’attacco del Lecce, ha precisato Baroni, funziona. Asencio? «Sempre più vicino alla migliore condizione fisica».
Baroni lo inserirà gradualmente. Forse non oggi, non alla settima sfida del girone di ritorno, che comincerà alle 15.35, cinque minuti dopo l’orario previsto, ritardo voluto dalla Figc quale gesto simbolico contro la guerra in Ucraina. Oggi servirà più che mai chi è pronto alla lotta. Il Lecce dovrà cancellare il “dolore” della sconfitta subìta mercoledì scorso, oltre a vincere uno scontro diretto per la promozione in serie A.
Missione per veri uomini duri, Baroni lo sa: «È chiaro che il Monza non sbaglierà partita, questo è certo».

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