Sarà inaugurato oggi l’anfiteatro romano di Lecce. Un giorno importante per la città che arriva dopo i lunghi interventi di riqualificazione. Il monumento di piazza Sant’Oronzo sarà ancor più valorizzato grazie ai 18 milioni di euro arrivati nelle casse comunali dai fondi di coesione.
L’incontro
La giornata si aprirà alle 17, al castello Carlo V. Qui si svolgerà un incontro che sarà moderato da Francesco Longobardi, delegato alla direzione regionale Musei nazionali Puglia. La sindaca Adriana Poli Bortone aprirà l’evento, dopo interverranno Luigi La Rocca, capo dipartimento per la tutela del patrimonio culturale e Alfonsina Russo, capo dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale. I lavori di restauro e recupero dell’anfiteatro saranno illustrati da Antonio Zunno, soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto, e da Michela Catalano, funzionaria architetta della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio. Concluderà i lavori Massimo Osanna, direttore generale musei del Ministero della Cultura. La giornata continuerà nell’anfiteatro, dove Marina M.S. Nuovo, direttrice del teatro e anfiteatro romano di Lecce, guiderà le visite al monumento affiancata dall’archeologo Giuseppe Muci e dall’architetta Michela Catalano. Lo storico momento della riapertura sarà accompagnato dalle note dell’orchestra di flauti del conservatorio «Tito Schipa», diretta dal maestro Luigi Bisanti.
Gli scavi
Nello scorso autunno, dagli scavi in piazza Sant’Oronzo, prima in via Alvino e poi in via Verdi, sono emersi pezzi dell’anfiteatro, soprattutto delle gradinate. Successivamente, a ridosso del monumento, è emerso un sistema difensivo di epoca medievale formato da un muro perimetrale e da una torre. La scoperta è stata fatta durante i lavori di riqualificazione del basolato e del rifacimento della rete idrica. Gli archeologi ipotizzano che possa trattarsi di una fortezza perché i blocchi di pietra compongono una parete, accanto alla quale sorge una torre. Un sistema difensivo realizzato con i blocchi di pietra dell’anfiteatro abbandonato dopo la caduta dell’impero romano. Molto più di un’ipotesi, perché diversi blocchi che compongono la cinta muraria del sistema difensivo venuto alla luce sono identici a quelli dell’anfiteatro romano.
Il comitato
Da diverse settimane un comitato di esperti collabora con l’amministrazione comunale per redigere il documento di indirizzo alla progettazione che punta a valorizzare la piazza unendo antichità e contemporaneità. Del comitato fanno parte anche La Rocca e Russo, presenti oggi all’incontro nel castello Carlo V, dove si comincerà a parlare del futuro dell’anfiteatro. La Rocca e Russo conoscono bene il territorio e hanno già ricoperto prestigiosi incarichi.










