Tragedia nel carcere di Lecce, dove un detenuto di 25 anni, di origini brasiliane e affetto da patologie psichiatriche, si è tolto la vita impiccandosi ieri nel reparto infermeria. Con quest’ultimo drammatico episodio, sale a 68 il numero complessivo dei suicidi di detenuti dall’inizio del 2025 in Italia.
A denunciare la situazione è il segretario generale aggiunto dell’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), Pasquale Montesano. Nonostante i soccorsi tempestivi della Polizia Penitenziaria e del personale sanitario, ogni tentativo di rianimazione è stato vano.
Sovraffollamento e carenza di organico
Montesano ha dipinto un quadro drammatico per l’istituto penitenziario salentino, che ospita oltre 1.000 detenuti a fronte di una capienza molto inferiore, configurandosi tra i più sovraffollati d’Italia. La Polizia Penitenziaria, inoltre, conta circa 150 unità mancanti rispetto alla pianta organica, rendendo la situazione «ingestibile sia dal punto di vista operativo che umano».
Secondo l’Osapp, il sistema penitenziario italiano è al collasso, con le regioni del Sud tra le più penalizzate. «Se… non vogliamo parlare di un vero e proprio bollettino di guerra, di certo siamo di fronte a una tragedia che vi si avvicina molto, nella sostanziale indifferenza della politica di maggioranza», ha incalzato Montesano.
Il sindacato chiede un intervento immediato del Governo con un “decreto carceri” che affronti tre priorità:
- Deflazionare la densità detentiva.
- Rafforzare la Polizia Penitenziaria.
- Potenziare la sanità penitenziaria per prevenire un disastro ormai in corso.
«Prima che accada l’irreparabile, il governo deve agire con urgenza e consapevolezza», ha concluso Montesano.










