Si è avvalso della facoltà di non rispondere dinanzi al gip di Lecce, Angelo Zizzari, l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci, che stamattina ha tenuto l’interrogatorio preventivo richiesto nell’ambito dell’inchiesta che lo vede coinvolto per presunti illeciti che sarebbero stati commessi nell’erogazione di finanziamenti pubblici per favorire un gruppo di imprenditori locali in cambio di sostegno elettorale.
L’interrogatorio è durato meno di un’ora. All’uscita da palazzo di giustizia Delli Noci, accompagnato dai suoi avvocati Giuseppe Fornari e Luigi Covella, non ha rilasciato dichiarazioni.
I legali di Delli Noci fanno sapere che «ad interrogatorio avviato, abbiamo ritenuto, noi difensori, essere venute meno le condizioni per portare a compimento l’attività processuale con la necessaria tranquillità. Abbiamo quindi invitato Delli Noci, pur intenzionato a proseguire nella ricostruzione dei fatti, a valutare la possibilità di avvalersi della facoltà di non rispondere, cosa che poi è effettivamente avvenuta. Il nostro assistito avrà il modo, nel prosieguo del procedimento, di confrontarsi con l’autorità giudiziaria ed esporre le sue ragioni».
Sono undici in tutto le persone per le quali i pm Alessandro Prontera e Massimiliano Carducci hanno chiesto misure cautelari e che verranno interrogate oggi. Per Delli Noci e altri nove la procura ha chiesto gli arresti domiciliari. Chiesto il carcere, invece, per l’imprenditore Alfredo Barone ritenuto dagli inquirenti il promotore e organizzatore dell’associazione per delinquere che influenzando politici e amministratori, avrebbe pilotato investimenti e finanziamenti in particolare nel settore turistico ricettivo di lusso nel Salento.
Le accuse a vario titolo (in tutto gli indagati sono 30) sono di associazione per delinquere, corruzione, truffa in danno di enti pubblici, riciclaggio e autoriciclaggio.