È un ritorno che ha il sapore della consacrazione, ma che guarda dritto al futuro, quello di Claudio Baglioni a Lecce. Il cantautore romano è stato accolto in Prefettura per ricevere il Sigillo della Città, il massimo riconoscimento civico: un fregio in argento che riproduce il rosone della Basilica di Santa Croce, emblema del barocco leccese.
A consegnarlo nelle sue mani è stata la sindaca Adriana Poli Bortone, alla presenza del prefetto Natalino Domenico Manno e di Alessandra Lezzi, presidente dell’associazione Le Vie dei Colori. Proprio quest’ultima, promotrice del progetto “Scuola per genitori – La vita è adesso”, è stata l’artefice dell’incontro che ha visto Baglioni accettare il ruolo di testimonial, ribadendo un messaggio forte: «C’è la necessità di ascoltare di più i ragazzi e di accompagnare i genitori in questo compito».
La motivazione ufficiale del premio ha ripercorso gli oltre cinquant’anni di carriera dell’artista, riconoscendogli la capacità unica di dare voce alle emozioni di intere generazioni e attribuendo alla sua musica un valore non solo artistico, ma profondamente educativo e umano.
La Cittadella della Musica
Ma la cerimonia non è stata solo un momento celebrativo. Come riportato da Telerama, l’incontro ha offerto l’assist per riaprire un capitolo rimasto in sospeso per oltre vent’anni: il progetto della Cittadella della Musica al Parco delle Cave. Un’idea nata nel 2003, quando Baglioni visitò il Museo Ferroviario proprio con Adriana Poli Bortone – anche allora sindaca – immaginando di assumere la direzione artistica di un grande polo culturale cittadino.
Oggi, quella visione torna d’attualità. La prima cittadina ha rilanciato ufficialmente la proposta e l’artista non si è tirato indietro, lasciando aperta la porta a una collaborazione che la città attende da decenni. Un “sì” che potrebbe trasformare un vecchio sogno in un cantiere culturale concreto.
La giornata si è conclusa con una visita privata alla Basilica di Santa Croce. Lì, col naso all’insù, Baglioni ha potuto ammirare l’originale in pietra di quel rosone d’argento appena ricevuto: il suggello perfetto di un legame ritrovato che ora promette di regalare a Lecce una nuova stagione artistica.