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Le sfide dell’Europa, tra guerre e dazi. Fitto: «Più strategia economica»

«La nuova commissione europea ha dimostrato in questi mesi un’azione mirata dal punto di vista geopolitico e della politica estera». Sono parole di Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della commissione europea, che ha partecipato all’evento “L’Europa che guarda all’Europa” nell’hotel Leone di Messapia. «L’Europa deve rafforzare la sua capacità internazionale sul fronte commerciale. In questo contesto…
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«La nuova commissione europea ha dimostrato in questi mesi un’azione mirata dal punto di vista geopolitico e della politica estera». Sono parole di Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della commissione europea, che ha partecipato all’evento “L’Europa che guarda all’Europa” nell’hotel Leone di Messapia. «L’Europa deve rafforzare la sua capacità internazionale sul fronte commerciale. In questo contesto resta centrale la partita relativa all’intesa sui dazi con gli Stati Uniti che sicuramente è fondamentale», ha sottolineato Fitto. «Al tempo stesso dobbiamo rafforzare la nostra autonomia strategica, cioè la capacità di essere autonomi al nostro interno. Per quanto riguarda gli ultimi eventi bellici, il vicepresidente della commissione europea ha spiegato che «sono fuori dal radar europeo», ma ha aggiunto che «le armi atomiche rappresentano un serio rischio non solo per Israele ma per il mondo».

Il problema

All’evento, organizzato da Orizzonti e fondazione Italianieuropei, hanno partecipato anche Antonio Decaro, presidente della commissione Ambiente del Parlamento europeo e Massimo D’Alema, presidente della fondazione Italianieuropei. «Non c’è dubbio che l’Europa è in affanno perché fatica a misurarsi con una situazione internazionale difficile», ha detto D’Alema. Secondo l’ex presidente del Consiglio c’è un problema di «forza politica».

«Penso che in questo momento l’Europa sia divisa e non sia in grado di prendere delle iniziative di fronte alla grande tragedia della guerra in Medio Oriente», ha evidenziato D’Alema. Sui dazi imposti da Trump il presidente della fondazione Italianieuropei è stato chiarissimo: «Stanno producendo danni molto gravi all’economia mondiale. Soprattutto sono in conflitto con gli interessi europei perché l’Europa ha bisogno di un’economia aperta. Siamo grandissimi esportatori, alleati degli americani, ma con politiche e interessi diversi».

La collaborazione

Per Decaro gli Stati Uniti d’Europa non sono vicini perché la stragrande maggioranza degli stati membri sono governati da paesi nazionalisti che «non hanno intenzione di cedere pezzi di sovranità». L’ex sindaco di Bari ha comunque sottolineato che c’è una forte collaborazione tra gli stati membri. «Nella mia commissione stiamo discutendo di decarbonizzazione e del contrasto ai cambiamenti climatici. Se investiremo sulle tecnologie verdi, avremo la possibilità di essere leader rispetto ad altri paesi del mondo», ha concluso Decaro.

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