La magia di una notte sotto le stelle si è spenta all’alba, lasciando dietro di sé cumuli di rifiuti e spiagge trasformate in discariche improvvisate. È questo il triste bilancio della notte di San Lorenzo in alcune delle località balneari più frequentate, dove la voglia di festa ha spesso superato il rispetto per l’ambiente. Non è una novità: da anni, all’indomani dei raduni notturni per osservare le stelle cadenti, si ripetono le stesse scene. E questo nonostante ordinanze, campagne di sensibilizzazione, appelli pubblici e inviti al senso civico. Quest’anno, ancora una volta, le buone pratiche sono rimaste lettera morta per molti.
A Porto Cesareo
Lo scenario più critico si è registrato a Torre Lapillo, dove al mattino seguente la spiaggia si presentava come una vera e propria discarica a cielo aperto. Bottiglie di alcolici abbandonate, resti di tavolate improvvisate, tende montate per il pernottamento: testimonianze di un bivacco prolungato che non ha lasciato spazio al minimo senso civico. Eppure, solo poche ore prima, la sindaca Silvia Tarantino aveva invitato tutti a vivere la serata «come un’occasione per stare insieme» ma ricordando che la città è «un patrimonio prezioso da proteggere».
A Gallipoli
Alla spiaggia della Purità, i volontari dell’associazione Farò, insieme agli operatori della nettezza urbana e alla cooperativa 118 Ambiente, sono entrati in azione fin dalle prime ore del mattino per restituire decoro all’arenile. Sono stati raccolti oltre 50 sacchi di rifiuti, segno di un’inciviltà diffusa che, ancora una volta, scarica sulle spalle di pochi il peso del rispetto per tutti. «Armati di guanti e santa pazienza – raccontano i volontari – abbiamo fatto un ottimo lavoro. Ma soprattutto abbiamo gettato le basi per una collaborazione stabile tra associazioni, enti e servizi di igiene urbana. Il connubio tra queste realtà è fondamentale per mantenere pulite le nostre spiagge. Tuttavia, lo strumento più potente resta l’educazione dei fruitori: solo così si potrà spezzare il circolo vizioso di festa e degrado».