«Sostenibilità economica, sociale e ambientale sono i tre pilastri sui quali costruire la Lecce del futuro». Lo ha dichiarato il sindaco Carlo Salvemini durante l’incontro con i giornalisti nel suo comitato elettorale di viale Otranto. Il primo cittadino ha sottolineato l’importanza di completare il risanamento economico. «Dai 104 milioni di euro di disavanzo nel 2019 siamo passati ai circa 50 di oggi», ha evidenziato Salvemini. E poi agire sulla sostenibilità sociale, nello spirito del Next Generation Ue, per completare gli investimenti in corso per i nuovi alloggi popolari e sociali, per gli asili nido, le mense scolastiche e gli interventi a favore della marginalità.
Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale il sindaco ha spiegato che «siamo dentro una crisi climatica e la città ha bisogno di respirare, con l’investimento sul verde pubblico, con i tredici parchi agroforestali previsti dal pug, con il potenziamento della raccolta differenziata, l’efficientamento energetico e la creazione nei quartieri di comunità energetiche. E con un trasporto pubblico forte, perché ci sono troppe auto e dobbiamo aiutare le persone a trovare un’alternativa più sostenibile».
Salvemini punta sulla sostenibilità, è la sua idea che orienterà le politiche dell’amministrazione comunale nei prossimi cinque anni, se i leccesi gli rinnoveranno la fiducia, per garantire la crescita di Lecce come città media del Mezzogiorno d’Italia. Una città capace di stare in Europa e competere con le città medie degli altri paesi. Un programma di governo, quindi, ispirato al valore della sostenibilità, declinato nelle tre diverse accezioni di sostenibilità economica, sociale e ambientale. «La sostenibilità economica è l’obiettivo che raggiungeremo attraverso il risanamento del bilancio del Comune di Lecce.
Un processo cominciato nel 2019 con l’approvazione della manovra di riequilibrio pluriennale, continuato con la sottoscrizione del Patto per la città siglato nel dicembre del 2022 con il governo e con il successivo ottenimento nella Finanziaria 2024 di risorse destinate ad accompagnare e facilitare il percorso di risanamento delle città medie in manovra di riequilibrio», afferma Salvemini. Dal 2028 il Comune di Lecce potrà liberare in bilancio circa 6,5 milioni di euro all’anno che oggi vengono accantonati per far fronte al piano di riequilibrio. Queste somme, ha chiarito il sindaco, saranno destinate alla spesa corrente, cioè ai servizi che quotidianamente l’amministrazione eroga ai cittadini per sostenerne la qualità della vita.