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Lecce, la moglie dell’assessore trasferita in Comune: è bufera a Palazzo Carafa

È bufera a Palazzo Carafa. Il consigliere ed ex assessore al Personale Christian Gnoni attacca l’attuale assessore all’Urbanistica Gianpaolo Scorrano per aver trasferito la moglie al Comune. «Iter legittimo sul piano formale, ma lascia l’amaro in bocca perché inopportuno», accusa Gnoni. «Misero attacco personale. Come affermato dal già assessore Gnoni, la procedura è legittima», replica Scorrano.

L’accusa

«Ci complimentiamo con l’assessore Scorrano che si è ricongiunto con la moglie. La mobilità volontaria, che ha preceduto lo scorrimento della graduatoria del concorso bandito dall’amministrazione Salvemini nel 2023, è stata il cavallo di Troia per il trasferimento nel Comune di Lecce di parenti diretti: due mogli che ci auguriamo non siano destinate a settori di pertinenza dei loro congiunti. Come suol dirsi, la maggioranza ha preso due piccioni con una fava», afferma Gnoni. Quindi, nel mirino del consigliere di opposizione, non c’è solo Scorrano. «Sulla mobilità volontaria questa amministrazione non ha avuto esitazioni e Io Sud ha fatto bingo con due suoi esponenti che hanno visto entrare nell’organico del Comune i parenti», sottolinea l’ex assessore. Gnoni evidenzia che l’iter, pur legittimo sul piano formale, «lascia l’amaro in bocca visto che si tratta di un concorso espletato con l’auspicio di dare un’opportunità di lavoro a giovani competenti e volenterosi e invece questa amministrazione ha posto paletti sullo scorrimento della graduatoria sbloccata solo per il pressing dell’opposizione, ma senza possibilità di assunzione a Palazzo Carafa».

La replica

«Il già assessore Gnoni, non avendo alcun argomento politico degno di nota per attaccarmi, ha pensato bene, ma sarebbe più corretto dire male, di rovistare nell’ambito familiare per cercare di colpirmi», replica Scorrano. L’assessore sostiene di non essere preoccupato perché «la procedura di mobilità adottata dall’amministrazione non solo è perfettamente legittima ma è motivata dall’esperienza richiesta in una situazione di emergenza del personale nota a tutti e specialmente all’ex assessore». Scorrano sottolinea di aver ricevuto da Gnoni, finora, solo complimenti per il lavoro svolto. «Un attacco pietoso. Significa che, in mancanza d’altro, si sta davvero raschiando il fondo del barile per cercare di fare quell’opposizione che dovrebbe essere il sale della politica e che, ad oggi, non si è più in grado di attuare. Non aggiungo altro, nonostante ci sarebbe tanto da dire, a partire dall’ultimo concorso per finire ai tanti incarichi e affidamenti diretti effettuati dall’amministrazione di cui il già assessore faceva parte integrante. La minoranza si preoccupi dei reali problemi che attanagliano la città», contrattacca Scorrano.

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