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In Salento un pezzo di antica Grecia, ora il Dna rivela le origini elleniche

L’analisi del Dna per scoprire le origini della popolazione della Grecìa salentina. È il progetto di un team di ricercatori dell’Università del Salento, dell’Università di Roma Tor Vergata e del Cnr nell’ambito del programma nazionale di ricerca denominato Prin (Progetti di rilevante interesse nazionale), promosso e finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca. La ricerca…
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L’analisi del Dna per scoprire le origini della popolazione della Grecìa salentina. È il progetto di un team di ricercatori dell’Università del Salento, dell’Università di Roma Tor Vergata e del Cnr nell’ambito del programma nazionale di ricerca denominato Prin (Progetti di rilevante interesse nazionale), promosso e finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

La ricerca

Dall’analisi del Dna di 75 abitanti del territorio è emerso che nella Grecìa salentina ci fu una vera e propria presenza di uomini e donne ellenici. «I primi risultati della ricerca indicano la presenza di marcatori genetici risalenti a meno di 5mila anni fa come limite superiore e caratteristici dei Balcani del sud sia da parte maschile che femminile. Questo significa che l’arrivo di una comunità permette di escludere l’origine da un gruppo di soli uomini o da italioti che hanno semplicemente acquisito la lingua greca. Inoltre, la conservazione e l’alta incidenza di queste caratteristiche genetiche permettono di stabilire che, nel suo complesso, la comunità si è mantenuta relativamente isolata per secoli», afferma Valeria Specchia, professoressa di Genetica del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali. La docente guida il team di scienziati dell’Università del Salento che opera in collaborazione con i ricercatori del Cnr coordinati dalla dottoressa Eugenia D’Atanasio e con l’unità di ricerca capeggiata dal professore Andrea Novelletto dell’Università di Roma Tor Vergata.

Le similitudini

I primi risultati della ricerca sono stati resi noti nella sala consiliare del Comune di Castrignano de’ Greci guidato dal sindaco Roberto Casaluci. Si è scoperto che la Grecìa salentina mostra le maggiori similitudini, nell’ambito del panorama della diversità genetica umana mediterranea, con la porzione italo-greca-ionica e con l’Egeo. In particolare si è osservato un aumento delle frequenze dei marcatori molecolari che notoriamente hanno seguito i movimenti da est a ovest lungo la penisola balcanica via terra e attraverso l’Egeo e lo Ionio via mare. I marcatori molecolari riscontrati sono di origine recente, databili a meno di 5mila anni fa.

L’ipotesi

Un altro risultato interessante è la rilevazione di un contributo sia materno che paterno attraverso l’identificazione di marcatori del Dna mitocondriale e del cromosoma Y. Quindi, si consolida l’ipotesi che un’intera comunità composta da maschi e femmine abbia contribuito all’origine della popolazione della Grecìa salentina. Alla luce della persistenza fino ad oggi dei marcatori genetici distintivi, i dati indicherebbero anche che la comunità sia stata relativamente resistente alla penetrazione da parte delle popolazioni circostanti.

Le prospettive

Questa ricerca si colloca nel panorama della ricerca genomica internazionale sulle modalità di formazione del patrimonio genetico degli Europei. Al tempo stesso, rappresenta un esempio di sinergia tra scienze biologiche, storia e territorio. Dopo questi primi risultati, l’analisi dei dati proseguirà per arrivare ad una datazione del periodo storico quanto più precisa possibile.

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