Retroscena politici e “sgambetti” emergerebbero dalle carte dell’inchiesta della Procura di Lecce che vede coinvolto l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci.
In una conversazione intercettata nel 2020, riportata da alcuni quotidiani, l’attuale assessore comunale di Lecce, Severo Martini (estraneo all’indagine), parlerebbe di un presunto sabotaggio della Lega ai danni dell’allora candidato presidente del centrodestra alla Regione Puglia, Raffaele Fitto.
«Marti non vuole che vinca Fitto», avrebbe affermato Martini, ex An e ora Lega, riferendosi – al telefono il 7 luglio del 2020 – al coordinatore regionale del Carroccio, Roberto Marti.
Le elezioni del 2020 furono poi vinte da Michele Emiliano ma non mancarono le polemiche all’interno del centrodestra con il botta e risposta tra il segretario della Lega, Matteo Salvini, e lo stesso Fitto, che si lanciarono reciproche accuse.
Dalle intercettazioni Martini, incalzato da un interlocutore sulla possibilità che Marti potesse appoggiare Delli Noci, risponde: «Ascolta, Marti non vuole che vinca Fitto e questo è un discorso. Sta benissimo con Emiliano e questo è un altro discorso». E aggiunge: «Non penso stia portando Delli Noci perché sa che Delli Noci va da solo, magari lo dice ma non lo fa. In realtà lui ha Gianni De Blasi, che è suo amico, compagno, socio. Questa cosa è certa. Poi che abbia interesse a far perdere Fitto è certo».
La veridicità di queste affermazioni è ancora da dimostrare, ma le dichiarazioni captate offrono uno spaccato del clima di forte tensione che si respirava all’interno della coalizione di centrodestra in Puglia cinque anni fa.
