«Le minacce con l’aggravante dell’uso di coltelli a serramanico o lo scontro tra baby gang non possono essere in alcun modo derubricate a semplici scaramucce tra ragazzi». È quanto si legge in una lettera-appello del preside dell’istituto comprensivo Miggiano-Montesano, Gianni Sergi, rivolta ai genitori e alle istituzioni.
La crescente preoccupazione per il dilagare della violenza tra i giovanissimi – che sempre più spesso si affrontano anche armati con coltelli a serramanico – è certificata anche dalla segnalazione da parte dei carabinieri relativa a episodi di violenza che coinvolgono gli studenti delle terze medie.
Il preside ha espresso la sua «condanna nei confronti di questi inaccettabili episodi che purtroppo pare non siano isolati», sottolineando la necessità di un’azione comune tra scuola e famiglia.
Per affrontare l’emergenza, Sergi ha organizzato un incontro urgente a scuola, coinvolgendo genitori, istituzioni locali e la comunità scolastica. All’incontro ha partecipato anche don Antonio Coluccia, sacerdote impegnato nella lotta contro la criminalità.
Il dirigente scolastico ha invitato gli insegnanti a monitorare attentamente il comportamento degli studenti e ha sottolineato l’influenza negativa dei social media, che spesso alimentano comportamenti aggressivi. «Quello che fa riflettere è che questi episodi accadano in comunità così tranquille. Spesso i ragazzi emulano scene viste sui social, replicandole nella vita reale», ha concluso Sergi.