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Giro d’Italia, la Regione Puglia nega i fondi per rifare le strade. Pagliaro: «Un’offesa a Lecce»

«Se il Giro d’Italia dovesse passare per Bari, siamo sicuri che il presidente Emiliano si farebbe in quattro per trovare i soldi per finanziare il rifacimento del manto stradale pur di garantire una bella figura alla sua città. Ma, siccome la Carovana Rosa farà tappa a Lecce, la Regione si disinteressa e chiude i cordoni della borsa». Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, capogruppo de La Puglia domani, Paolo Pagliaro, in riferimento al «secco no» della Regione Puglia alla sindaca Poli Bortone che aveva chiesto un finanziamento per la sistemazione dell’asfalto in vista dell’evento sportivo.

Pagliaro parla di «ostentata indifferenza verso la città e i cittadini di Lecce» da parte della Regione Puglia e di uno «sgarbo istituzionale nei confronti del sindaco Poli Bortone».

Per il capogruppo de La Puglia domani, la Regione ha «il dovere di contribuire al miglioramento della sicurezza e del decoro di Lecce, per accogliere degnamente un evento sportivo e di costume tanto importante come la prima frazione italiana del Giro d’Italia, che porterà visibilità e prestigio non solo al capoluogo e al territorio salentino ma anche alla Puglia».

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia afferma che «pur ammesso che non vi siano risorse specifiche nel bilancio regionale da destinare alla riqualificazione delle strade, come afferma il presidente Emiliano, se ci fosse la volontà politica i fondi si potrebbero attingere altrove, ad esempio nel tesoretto della promozione turistica che viene invece scialacquato in iniziative inutili come la missione della Puglia a Miami» ma «la risposta negativa e categorica del governatore pugliese suona come un’offesa ai leccesi e dimostra ancora una volta in modo plastico che la stanza dei bottoni di Bari è sorda alle richieste di supporto che provengono dal Salento».

Per Pagliaro, insomma, «niente di nuovo, solo un nuovo punto che si aggiunge all’elenco delle scelte Bari-centriche a scapito del nostro territorio: il no alla continuità territoriale per l’Aeroporto del Salento, il disinteresse per il flagello Xylella, strade e trasporti sempre di serie B… Ogni volta che c’è da spendersi per il Salento, il presidente Emiliano si gira dall’altra parte», conclude.

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