Nessuno stop per i lavori relativi alla copertura dello stadio di Lecce, una delle 41 opere dei Giochi del Mediterraneo del 2026, finanziata con 25 milioni di euro dal Governo nel secondo master plan. A stabilirlo è il Tar di Lecce, che ha rigettato il ricorso del consorzio ITM di Milano sull’assegnazione degli interventi al consorzio Build di Roma. Quest’ultimo ha indicato due consorziate per l’esecuzione dei lavori: la Cea Construction di Mesagne e la Alfer di Brindisi.
Il verdetto del Tribunale amministrativo è stato reso noto a margine della visita del ministro dello Sport, Andrea Abodi, a Taranto per visionare alcuni cantieri degli impianti sportivi dei Giochi. Il consorzio ITM aveva chiesto la sospensiva, ma la richiesta è stata rigettata. ITM, a chiusura a settembre della gara effettuata con la formula del massimo ribasso, si era classificato primo, ma da una successiva verifica della documentazione, sarebbero emerse irregolarità circa un’impresa collegata allo stesso consorzio ITM.
Nel respingere l’istanza, il collegio del Tar ha detto che «il ricorso principale e i motivi aggiunti proposti in corso di causa, appaiono infondati, posto che i provvedimenti impugnati sembrano pienamente legittimi». Il Tar ha quindi dichiarato «l’improcedibilità dell’istanza cautelare» avanzata da ITM. E ha ritenuto «in ogni caso prevalenti, rispetto all’interesse privato della parte ricorrente principale, le esigenze imperative connesse all’interesse pubblico (di carattere generale)» e «alla sollecita realizzazione dell’opera pubblica (tanto più che è stata già effettuata la consegna anticipata in via d’urgenza al consorzio stabile aggiudicatario, stante la necessità di concludere i lavori pubblici entro giugno 2026)».
Lo stadio di Lecce, sempre in vista dei Giochi, è anche interessato ad altri lavori di ristrutturazione e riqualificazione inseriti nel primo lotto, mentre la copertura rientra nel secondo lotto.
