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Gestivano il monopolio dello spaccio nel basso Salento: in manette 13 persone

Avrebbero imposto il monopolio della gestione dello spaccio di droga sul territorio del basso Salento ricorrendo, in alcuni episodi, anche ad atteggiamenti intimidatori per far prevalere un clima di subordinazione e omertà le 13 persone arrestate (11 in carcere e 2 ai domiciliari) a Ugento e nei paesi limitrofi dai carabinieri di Casarano e della stazione ugentina, supportati dai colleghi dello squadrone eliportato cacciatori “Puglia” e le unità cinofile di Modugno.

L’indagine, coordinata dalla Dda di Lecce, è partita negli ultimi mesi del 2018, proprio da episodi di violenza: alcuni soggetti, non potendo più fronteggiare i debiti contratti per l’acquisto degli stupefacenti, sarebbero stati pestati e minacciati anche con armi da fuoco. Le intercettazioni ambientali e telefoniche hanno messo in evidenza gli aspetti smaccatamente criminali del gruppo.
Durante l’attività di indagine è emersa un’organizzazione verticistica e ben strutturata che avrebbe fatto leva su consolidate frequentazioni e su basi logistiche: un maneggio, in particolare, sarebbe stato utilizzato come posto per impartire le “linee guida” ai gregari. Gli inquirenti sono risaliti inoltre anche ad alcuni appartamenti usati invece per coltivare la marjuana e alla successiva coltivazione delle dosi. Coinvolti nella struttura anche esercizi commerciali, utili all’attività di vendita al dettaglio. Il gruppo ricorreva anche a una cassa comune dalla quale attingere le somme per le “spese vive”: il carburante per le auto, in primis. Ma anche per reperire le armi e pagare il personale.
Tra i sequestri effettuati durante le indagini: 25 grammi di cocaina, un paio di grammi di “erba” e quasi otto di hashish in un episodio; una piantagione di canapa indiana, per un totale di 181 esemplari. Infine, nei mesi sono stati rinvenuti tre fucili, altrettante pistole e una novantina di munizioni.

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