Sono tornate nel loro ambiente naturale le due tartarughe marine recuperate dalla sezione operativa navale della Guardia di finanza ad agosto scorso lungo la costa di Leuca, nel Salento.
I due animali erano in difficoltà e presentavano gravi problemi di galleggiamento che le esponevano a un alto rischio di collisione con le imbarcazioni in transito.
Le tartarughe sono state soccorse dai finanzieri e portate nel Centro di recupero delle tartarughe marine del Museo di Storia naturale del Salento dove hanno ricevuto le cure del caso e, stamattina, sono state finalmente reimmesse in mare in località Riva Bella a Gallipoli.
Il recupero e la gestione delle operazioni, sottolineano i militari in una nota, «sono stati resi possibili anche grazie al prezioso supporto logistico e operativo fornito dalla sezione operativa navale della Guardia di finanza di Gallipoli, che ha messo a disposizione uomini e mezzi per facilitare le fasi di intervento in mare e garantire il trasporto in sicurezza degli esemplari fino al Centro di recupero».
Dopo il soccorso, le tartarughe sono state sottoposte a esami diagnostici approfonditi, tra cui indagini radiologiche ed ecografiche, per escludere la presenza di corpi estranei e per valutare lo stato dell’apparato respiratorio.
La reimmissione in natura, concludono i finanzieri, «rappresenta un risultato significativo per la conservazione della biodiversità marina e testimonia l’efficacia della sinergia tra enti scientifici, forze dell’ordine e istituzioni pubbliche, impegnati in prima linea nella difesa dell’ambiente».
