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Lecce Salute

Gallipoli, torna la Tac interna al “Sacro Cuore”: stop al corridoio freddo e fatiscente

La denuncia del consigliere regionale Paolo Pagliaro sulle condizioni critiche della Tac mobile installata all’esterno dell’ospedale di Gallipoli ha avuto immediate conseguenze. Il direttore di Radiologia diagnostica ha deciso di sospendere le attività della Tac mobile a causa di inadeguate condizioni di sicurezza, con effetto immediato e fino a nuova comunicazione. Ma non è tardata ad arrivare la comunicazione di ripristino della Tac interna.

Il caso

«Dal 10 gennaio, – ha denunciato Pagliaro – i pazienti devono raggiungere una Tac mobile posizionata all’esterno dell’ospedale, nella zona posteriore al piano -2 della torre C. Per accedervi, devono attraversare un lungo corridoio freddo e fatiscente, già oggetto di denuncia in passato per la presenza di sporcizia, feci e urina lungo il passaggio delle barelle». Il consigliere sottolineò il disagio e i rischi legati al percorso, aggravati dalle condizioni climatiche invernali. In una nota interna del 9 gennaio, la direzione medica aveva riconosciuto le difficoltà legate al “disagevole microclima”, raccomandando particolare attenzione e cura nella protezione dei pazienti, con scuse formali per i disagi. La situazione è apparsa ancora più critica per i pazienti non deambulanti o barellati. «Il loro trasporto avviene su barelle automontanti del tipo in dotazione alle ambulanze, e gli operatori sociosanitari devono restare in attesa fino alla fine dell’esame, sottraendosi ad altre mansioni, in un contesto già caratterizzato da una carenza di personale», ha aggiunto Pagliaro.

La risposta dell’Asl

Il direttore medico dell’ospedale, Salvatore Garzia, ha difeso la scelta di installare una Tac mobile, spiegando che era necessaria per garantire continuità operativa durante i lavori di sostituzione dell’apparecchiatura interna. «L’Asl Lecce ha beneficiato dei fondi del Pnrr per la sostituzione della Tac in uso. Per questo motivo è stata attivata una Tac mobile, collegata al piano -2 tramite una struttura prefabbricata illuminata e riscaldata. Sono stati inoltre eseguiti lavori per rendere il percorso più agevole possibile», ha dichiarato Garzia. Il direttore ha precisato che il “Tribunale del Malato” non ha ricevuto segnalazioni relative al percorso di accesso alla Tac mobile e ha definito i disagi “transitori”. Ma nonostante le rassicurazioni della direzione ospedaliera, le problematiche sollevate hanno portato alla sospensione dell’utilizzo della Tac mobile. Secondo quanto comunicato dal direttore di Radiologia diagnostica, le condizioni di sicurezza non erano adeguate per proseguire le attività.

La Tac interna

Nel frattempo, dopo uno scambio di lettere, arriva una notizia positiva: il servizio Tac interno è stato ripristinato. Il responsabile del reparto ha confermato la sostituzione dell’apparecchio di anestesia con uno perfettamente funzionante, consentendo così di riportare le attività diagnostiche all’interno della struttura ospedaliera, garantendo maggiore comfort e sicurezza per i pazienti.

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