Nudità e incontri occasionali a due passi dai bambini, ma anche scritte con bomboletta spray sugli scogli in pieno parco naturale: è la denuncia che arriva da Punta Pizzo, dove la bellezza selvaggia della costa viene sfregiata da gesti indecorosi.
La parola “Nudisti”, accompagnata da frecce che indicano i percorsi verso le calette più appartate, campeggia in più punti sugli scogli, trasformando un’area protetta in un luogo segnato dal degrado.
Il caso
Non è un episodio isolato. Anche lungo il litorale che abbraccia il lido di Pizzo si incontrano analoghe scritte, che rovinano l’impatto visivo di uno dei tratti più suggestivi della costa ionica. Una zona che negli ultimi anni ha visto crescere le presenze turistiche, nota anche per la spiaggia gay libera e per fenomeni come il cruising, gli incontri sessuali occasionali con sconosciuti, praticato soprattutto nella pineta adiacente. Un fattore che ha reso Punta Pizzo famosa anche oltre i confini nazionali, ma che non giustifica le scritte con la bomboletta spray.
La segnalazione
A denunciare i fatti è Francesco Chetta, guida turistica che opera stabilmente nel parco. «A Gallipoli non ci sono spiagge ufficialmente dedicate al nudismo, eppure questa pratica viene portata avanti ugualmente nelle calette più nascoste. Spesso accompagno scolaresche provenienti da tutta Italia, dalle medie alle superiori, e ogni volta ci si ritrova davanti a situazioni imbarazzanti. Va ricordato che il nudismo sulle spiagge libere non è consentito dalla legge: è una questione di rispetto, non solo normativo ma anche di decenza pubblica».
Il Parco naturale di Punta Pizzo, istituito per salvaguardare un tratto di costa unico nel suo genere, dovrebbe rappresentare un simbolo di tutela ambientale e bellezza paesaggistica. «La presenza di scritte e simboli realizzati con bombolette spray ferisce il luogo, mettendo in discussione anche l’immagine di Gallipoli come capitale del turismo salentino».