Ancora scene di nudo in pubblico nella città balneare, come spesso accade con l’estate alle porte, quando insieme al sole, al mare e alla movida, esplode anche il dibattito sulla convivenza tra libertà individuale e rispetto del decoro urbano. Se da un lato c’è chi rivendica il diritto di stare in costume ovunque o di praticare il nudismo in spiaggia, dall’altro ci sono famiglie, residenti e turisti che chiedono regole chiare e rispetto per la sensibilità collettiva. Come ricordava il filosofo John Stuart Mill, la libertà di ciascuno finisce dove inizia quella dell’altro. E in una città come Gallipoli, che ospita ogni estate migliaia di persone ma è anche casa per tante famiglie, il punto d’equilibrio diventa cruciale.
Le ordinanze
Il Comune, da tempo, ha risposto con ordinanze stagionali che vietano il topless fuori dalle spiagge, l’uso del costume da bagno in centro storico e ogni comportamento giudicato «lesivo del decoro». Ma evidentemente non basta. Nei giorni scorsi, però, si è superato ogni limite: sesso in pubblico visibile da Corso Roma, un’auto trasformata in alcova in un parcheggio affollato, e infine un video diventato virale sui social, in cui si vede un uomo intento in atti osceni sulla scogliera, davanti a ignare bagnanti.
L’appello
Di fronte a questi fatti, la consigliera comunale Serena Pepe afferma: «Serve punire severamente chi esagera. L’espulsione immediata dal soggiorno potrebbe essere un deterrente utile. Solo così possiamo garantire serietà e sicurezza a Gallipoli, anche agli occhi delle televisioni internazionali».