Quella che doveva essere una giornata di relax si è trasformata in tragedia per una famiglia originaria di Depressa, frazione di Tricase, ma da tempo residente a La Spezia. Un bambino di 7 anni è attualmente ricoverato in condizioni critiche presso l’ospedale “Sacro Cuore di Gesù” dopo essere stato ritrovato privo di sensi nella piscina principale di un noto parco acquatico in località Rivabella. Il piccolo è stato soccorso in arresto cardiaco e, sebbene i medici siano riusciti a far ripartire il cuore, resta grave il rischio di danni neurologici dovuti alla prolungata permanenza sott’acqua, forse per un gioco finito male.
La dinamica
Il dramma si è consumato attorno alle 11.30 di ieri mattina, all’interno del parco divertimenti Splash situato lungo la litoranea nord di Gallipoli. Secondo le prime informazioni, il bambino, che si trovava all’interno della struttura insieme ai genitori, si sarebbe improvvisamente allontanato dal loro sguardo e avrebbe raggiunto da solo la piscina più profonda, dove l’acqua supera abbondantemente il metro di altezza. Non è ancora chiaro se si sia trattato di un gesto impulsivo o di un gioco sfuggito di mano: al vaglio, infatti, alcune voci non confermate secondo cui il piccolo avrebbe partecipato a una sorta di “sfida” tra coetanei a chi resisteva più a lungo sott’acqua.
I soccorsi
A far scattare l’allarme sarebbe stato proprio il padre, che ha notato il corpo del figlio galleggiare immobile e apparentemente privo di sensi. È stato lui ad attirare l’attenzione dei bagnini e del personale della struttura, che si sono precipitati per soccorrere il piccolo. Immediato l’intervento con le manovre di rianimazione cardiopolmonare: il bambino, all’arrivo dei soccorritori del 118, si trovava già in arresto cardiaco. Dopo diversi tentativi, durati circa mezz’ora, i medici sono riusciti a riattivare il battito cardiaco, prima del trasferimento urgente al nosocomio gallipolino.
Il quadro clinico
Una volta arrivato in pronto soccorso, il piccolo è stato subito trasferito nel reparto di Rianimazione, dove è attualmente mantenuto in vita con l’ausilio delle macchine. Le sue condizioni sono definite “gravissime”. I medici hanno già annunciato l’esecuzione di una tac per verificare l’eventuale presenza di danni cerebrali. Secondo quanto trapelato, al momento il bambino non risponderebbe agli stimoli neurologici, segno che la prolungata assenza di ossigeno durante il periodo in cui è rimasto sommerso potrebbe aver causato lesioni permanenti al cervello.
Sul luogo dell’accaduto sono intervenuti gli agenti del commissariato di polizia di Gallipoli, che hanno avviato le prime indagini per ricostruire la dinamica dell’incidente. A complicare il lavoro degli investigatori, la totale assenza di telecamere di videosorveglianza nella zona della piscina dove si è verificato l’episodio. Nessun testimone, finora, ha riferito di aver visto il bambino in difficoltà o chiedere aiuto. Secondo alcune testimonianze raccolte sul posto, pare che il piccolo non indossasse i braccioli.