Erano in servizio ma, in alcuni casi, senza uno straccio di contratto e senza alcuna delle garanzie previste dalla legge: 43 lavoratori in nero sono stati scoperti dai militari del comando provinciale della Guardia di finanza di Lecce, impegnati in una serie di controlli su attività commerciali di diverso genere nel Salentino. Una decina le attività sospese uin base al decreto legislativo 81 del 2008, 120mila euro l’ammontare delle multe inflitte ai 21 datori di lavoro finora sanzionati.
Le Fiamme gialle si sono concentrate sui territori di Castrignano dei Greci, Gallipoli, Lecce, Melendugno, Melissano, Nardò, Otranto, Porto Cesareo, Racale, Squinzano, Ugento e Uggiano La Chiesa. Proprio da queste parti sono finiti nel mirino bar, supermercati, parrucchieri, pescherie, ristoranti, negozi di abbigliamento e imprese di costruzione.
Attraverso verifiche incrociate sulle varie attività commerciali, i finanzieri del comando provinciale hanno scoperto l’impiego di 43 lavoratori in nero. Ma non finisce qui. Gli stessi militari hanno alzato il velo su 16 lavoratori irregolari, cioè assunti in violazione delle norme di legge in materia. In totale sono 21 i datori di lavoro sanzionati, mentre altre 45 posizioni sono ancora al vaglio delle forze dell’ordine che potrebbero adottare i primi provvedimenti già nelle prossime ore. I responsabili sono stati segnalati agli Uffici per i provvedimenti di competenza. Nel corso degli approfondimenti è stato accertato pure che alcuni lavoratori risultano percettori del Reddito di cittadinanza.
«Il lavoro nero – sottolineano dal comando provinciale della Guardia di finanza di Lecce – è una piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’erario, lede gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, causando al contempo una concorrenza sleale verso le imprese oneste».