Frigole, tornano in mare due Caretta caretta curate a Torre Guaceto

Due esemplari di tartaruga caretta caretta, una spiaggiata e l’altra catturata nelle reti da pesca negli scorsi mesi sul litorale salentino, sono state liberate questa mattina sul lungomare Mori a Frigole, vicino Lecce.

Le due tartarughe sono state curate dal Centro di recupero di Torre Guaceto e sono state dotate di un trasmettitore satellitare finalizzato a tracciarne la rotta degli spostamenti per mappare le aree idonee alla presenza della specie e altri parametri necessari per a monitorare, tramite analisi dei dati, l’impatto dei cambiamenti climatici sugli habitat che preferiscono e le loro abitudini. Il sito prescelto per la liberazione confina con il complesso dell’Idrovora, bene culturale sulla costa di Frigole all’interno del quale, nei prossimi mesi, saranno avviati i lavori, finanziati nell’ambito del progetto Mysea, per la realizzazione di un Centro recupero tartarughe marine.

Il Progetto Mysea, finanziato con fondi POR 2014 -2016 Asse VI, Azione 6.5 Interventi per la Tutela e valorizzazione della biodiversità terrestre e marina Sub-Azione 6.5.a, è realizzato in partnership tra i Comuni di Manfredonia, Zapponeta, Molfetta, Lecce quale Ente di gestione del Parco naturale regionale Bosco e paludi di Rauccio, dal Consorzio di gestione della riserva naturale di Torre Guaceto, dal Parco regionale dune costiere e dal Comune di Calimera, entro i cui territori o ambiti di competenza gestionale operano centri di recupero e soccorso di tartarughe marine. Il progetto punta a coordinare a livello regionale le attività inerenti il soccorso e la tutela delle tartarughe marine, a creare una rete di centri di recupero della Puglia.

Alla liberazione di questa mattina erano presenti il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, il presidente del Consorzio di gestione dell’area protetta di Torre Guaceto, Rocky Malatesta, e per la Capitaneria di Porto Francesco Walter di Marco, capo del circondario marittimo di Otranto.

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