Fabrizio Corona è stato denunciato per diffamazione da uno dei ragazzini che, secondo l’accusa, avrebbe fatto parte della baby gang che il 16 aprile scorso aggredì un 17enne disabile di origini tunisine nella sala d’attesa della stazione di Galatina, nel Leccese.
L’aggressione fu ripresa da un cellulare e il video pubblicato sui social diventando virale prima di essere rimosso.
Su Instagram, Corona pubblicò delle storie in cui rese noti i nomi di quelli che riteneva fossero i responsabili dell’aggressione. Successivamente andò a casa di uno di loro, nella frazione di Noha a Galatina, fotografandosi vicino al cartello d’ingresso al paese e scrivendo: «Ops, siamo venuti a prenderli».
Stando alla denuncia del giovane, difeso dall’avvocato Massimiliano Bellini, nei suoi post Corona avrebbe anche associato alla mafia e alla criminalità organizzata la vicenda e i ragazzi protagonisti.
Le indagini sul pestaggio portarono a cinque misure cautelari con il collocamento in comunità penali a carico di altrettanti minori tra i 14 e i 17 anni. Poi, per altri due indagati con meno di 14 anni, fu disposto il collocamento in comunità educative.
