È in programma sabato prossimo, a Nardò, la presentazione del libro “Venti anni di conferenze nella trincea culturale d’Italia” di CasaPound. L’evento si terrà nella biblioteca comunale “Achille Vergari” del comune salentino, la cui disponibilità è stata concessa dal sindaco Pippi Mellone.
All’evento è prevista anche la presenza di Gianluca Iannone, presidente di CasaPound Italia.
Una decisione, quella del primo cittadino, che ha sollevato non poche polemiche con gli antifascisti che evidenziano come le biblioteche siano «luoghi sacri, templi che preservano e trasmettono il sapere e la cultura» che «non possono e non devono essere profanati da chi rappresenta invece la negazione assoluta del libero pensiero» e ritengono «scandaloso che una pubblica istituzione come un Comune, in questo caso quello di Nardò, permetta tutto questo».
Sul caso intervengono anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’assessora regionale alla Cultura, Viviana Matrangola, che in una nota congiunta invitano il sindaco a «rivalutare» la «scelta e ad adottare le regole presenti in molte amministrazioni sull’utilizzo delle sale pubbliche che impediscono lo svolgimento di eventi di natura politica o partitica al loro interno e che, in ogni caso, subordinano tali eventi alla dichiarazione di adesione integrale degli organizzatori ai valori della Costituzione, tra i quali l’antifascismo è preminente».
Emiliano e Matrangola ricordano che «il valore dell’antifascismo è uno dei principi fondanti della nostra Costituzione repubblicana. Una Costituzione che – scrivono -, proprio affermando il suo carattere democratico, non consente la realizzazione di manifestazioni che si richiamino a un’ideologia autoritaria».
L’evento in questione, «che vede come unici relatori il presidente nazionale di CasaPound Italia e un rappresentante nazionale di CasaPound, ha un chiaro orientamento politico e partitico, di un movimento di matrice neofascista», aggiungono il presidente della Regione e l’assessora evidenziando come il Comune di Nardò abbia «pubblicato sul suo portale istituzionale una Carta dei Servizi nella quale viene chiesto “a tutti i soggetti che collaborano con la Biblioteca Vergari nell’organizzazione di iniziative di approfondimento culturale e scientifico, di sottoscrivere una dichiarazione di adesione ai principi, norme e valori della Costituzione italiana”».
L’invito di Emiliano e Matrangola a Mellone è che «si applichino dunque le regole che normalmente disciplinano l’utilizzo dei luoghi pubblici istituzionali e non si consenta a una manifestazione di orientamento neofascista di svolgersi all’interno della Biblioteca comunale di Nardò».