«Ti tiro un pugno… non esci vivo dal campo». Sarebbe questo il tono delle minacce rivolte da uno dei dirigenti del Cursi all’arbitro della gara del girone C del campionato di Prima categoria contro il Taviano, disputata il 2 marzo scorso.
La colpa del direttore di gara sarebbe stata quella di aver assegnato un calcio di rigore al Taviano, al 44esimo del primo tempo. Alcuni dirigenti del Cursi, a quel punto, sarebbero entrati in campo protestando nei confronti dell’arbitro, a cui avrebbero rivolto minacce e offese, colpendolo anche all’altezza dello sterno e costringendolo ad arretrare di diversi metri.
Il direttore di gara ha dovuto sospendere definitivamente la partita. Un altro dirigente del Cursi gli avrebbe però impedito di raggiungere gli spogliatoi, offendendolo, minacciandolo e accusandolo di aver «rovinato la partita e fatto danni». L’arbitro è riuscito infine a contattare le forze dell’ordine.
Per i due dirigenti del Cursi è quindi scattato il Daspo della durata di tre anni per il primo e di due anni per il secondo, emessi dal questore di Lecce.