C’è anche l’assessore regionale alle Attività produttive, Alessandro Delli Noci, tra le undici persone nei cui confronti la guardia di finanza di Lecce sta notificando richieste di interrogatori preventivi finalizzati all’emissione di misure cautelari nell’ambito di un’inchiesta su una presunta associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa e frode di finanziamenti pubblici con i Pia.
Tra gli indagati figurano nomi di imprenditori e della politica di Lecce e Bari. Oltre a Delli Noci, richieste di interrogatori preventivi sono state notificate a Maurizio Laforgia, ingegnere e figlio del presidente dell’Acquedotto pugliese, Domenico Laforgia, il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Lecce, Angelo Mazzotta, e gli imprenditori Marino Congedo e Alfredo Barone.
La Procura di Lecce ha chiesto gli arresti domiciliari per Delli Noci. I domiciliari sono stati chiesti anche per Maurizio Laforgia, per Mazzotta, per l’imprenditore Marino Congedo, per Nicola Capone e per Ilaria Santoro. La Procura ha inoltre chiesto la custodia cautelare in carcere per l’imprenditore Alfredo Barone, altri cinque arresti domiciliari e quattro misure interdittive per Luciano Ancora, Michele Barba, Corrado Congedo e Giovanni Rapanà.
Secondo quanto si è appreso, sono inoltre in corso sequestri preventivi per un totale di circa dieci milioni di euro a carico di quattro società coinvolte nell’inchiesta.
L’operazione è condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Lecce.
Gli interrogatori preventivi si svolgeranno la prossima settimana davanti al gip di Lecce Angelo Zizzari.
Le indagini – coordinate dai pm della città salentina Massimiliano Carducci e Alessandro Prontera – riguardano presunti episodi di corruzione tra il 2018 e il 2023 nella gestione dei Pia, i Programmi integrati di agevolazione alle piccole e medie imprese nelle attività di ricerca e innovazione.