Sbarca in Consiglio comunale il caso delle emissioni maleodoranti intorno alla masseria Trapanà che si trova nelle immediate vicinanze di Surbo. L’opposizione ha presentato una mozione urgente per pericolo igienico-sanitario che sarà discussa oggi nell’assise cittadina. La minoranza chiede al sindaco e alla giunta di «intervenire urgentemente a salvaguardia della salute pubblica e di convocare un tavolo tecnico istituzionale».
«Da mesi, ormai, si avvertono esalazioni maleodoranti nei pressi della masseria Trapanà, situata a nord della nostra città, al confine con i Comuni limitrofi di Surbo e Trepuzzi. La struttura è conosciuta a livello internazionale come fiore all’occhiello dell’accoglienza turistica salentina. I miasmi sono così forti e nauseabondi da recare seri problemi all’attività della struttura ricettiva, con le conseguenti lamentele degli ospiti già presenti in masseria e le relative disdette dei turisti che avevano prenotato per la stagione estiva. Il turismo, da sempre, rappresenta una delle principali risorse del nostro territorio e, in quanto tale, va assolutamente salvaguardato», dichiarano Gianpaolo Scorrano, Adriana Poli Bortone, Andrea Guido, Roberto Giordano Anguilla, Giorgio Pala, Oronzino Tramacere, Antonio Finamore, Gianmaria Greco, Severo Martini, Luciano Battista e Andrea Pasquino, consiglieri firmatari della mozione. «Le emissioni potrebbero essere nocive per l’ambiente e la salute dei cittadini.
In quell’area ricadono già un impianto di biocompostaggio nel territorio di Surbo ed un impianto di incenerimento di rifiuti sanitari nel territorio di Lecce», sottolineano i consiglieri. «A meno di 1500 metri da masseria Trapanà, sempre nel territorio di Lecce, si vorrebbe far sorgere un mega impianto di compostaggio il cui iter autorizzativo è tuttora in corso. È dovere del sindaco, in quanto massima autorità sanitaria locale, tutelare la salute dei propri cittadini oltre che dei turisti», sostiene la minoranza. «Chiediamo al sindaco e alla giunta di porre in essere, con urgenza, tutte le azioni volte alla salvaguardia della salute pubblica e del territorio comunale e di interfacciarsi immediatamente, e comunque non oltre sette giorni, con Arpa, Asl e i confinanti Comuni di Surbo e Trepuzzi al fine di convocare un tavolo tecnico istituzionale per risolvere il problema», concludono i consiglieri di opposizione.
«Abbiamo chiesto la convocazione di un consiglio monotematico e, se non riceveremo risposte, scriveremo nuovamente al prefetto», annuncia la consigliera del Comune di Surbo, Martina Gentile.
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Di Serena Nuzzaco24 Novembre 2024