Un 40enne di Casarano avrebbe versato circa cinque litri di benzina addosso alla compagna con l’intenzione di darle fuoco. È accaduto il 4 giugno scorso. La donna è riuscita a salvarsi rifugiandosi a casa di un vicino, approfittando di un momento in cui l’uomo cercava un accendino.
Ora per il 40enne si sono aperte le porte del carcere di Lecce. È accusato di tentato omicidio aggravato, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale continuata. Il provvedimento è scattato dopo che la gip del Tribunale di Lecce, Anna Paola Capano, ha accolto la richiesta della Procura, disponendo la custodia cautelare in carcere.
Stando a quanto emerso, da anni la donna sarebbe stata costretta a subire continue vessazioni da parte del 40enne, sfociate nell’episodio del 4 giugno scorso. Circostanza che avrebbe convinto la donna a denunciare. Il gesto dell’uomo sarebbe seguito a un banale litigio per una lattina d’olio rovesciata in auto. L’uomo avrebbe minacciato la compagna urlandole: «Non ci credi ca osci te mintu focu, se non te ne vai te ciu». Poi, dopo essersi recato in garage per prendere una tanica di benzina, l’avrebbe versata addosso alla donna.
Il 40enne avrebbe avuto comportamenti violenti anche con il figlio di 7 anni. Dalle indagini è emerso che dall’inizio della convivenza nel 2017, la donna e il figlio sarebbero stati sottoposti a un «regime di vita penoso, mortificante e persecutorio», caratterizzato da minacce, insulti quotidiani e violenze fisiche e psicologiche. Tra gli episodi documentati figurano percosse, l’installazione di telecamere per il controllo della donna, tentativi di soffocamento con un cuscino e costrizione a rapporti sessuali, anche in presenza del minore. In diverse occasioni, l’uomo avrebbe anche impedito alla compagna di lavorare o di frequentare amici e familiari.