A due anni dalla prima ispezione, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia domani, è tornato nell’ospedale di Casarano dove «poco o nulla è cambiato».
La struttura, evidenzia Pagliaro, «sembra avviata al taglio progressivo di servizi e operatività. Un presidio già declassato da primo livello a ospedale di base, nonostante il suo bacino d’utenza di 180mila abitanti che in estate si moltiplica per le presenze turistiche».
L’ispezione di oggi, continua il consigliere regionale, «conferma purtroppo i timori che non ci sia la volontà politica di valorizzare quest’ospedale ma anzi di affossarlo, a dispetto del suo grande potenziale di risorse professionali e strumentali e i suoi reparti d’eccellenza: Urologia, Neurologia, il Centro di orientamento oncologico. A Urologia – nota il capogruppo de La Puglia domani – servirebbe un ecografo più performante di ultima generazione e una colonna endourologica in sala operatoria perché quella esistente è vecchia di vent’anni. A Ortopedia vi è una grave penuria di operatori sociosanitari, con difficoltà a coprire i turni. Oggi c’era un solo oss in servizio, per ben 24 pazienti».
E ancora: «Il reparto di Oncologia ha solo due medici nonostante conti 65 ingressi giornalieri e sussistono i ritardi della rete Coro su indagini, analisi e diagnostica richiesti da Casarano. A queste carenze sopperiscono però gli oncologi supportati dai volontari Lilt, ed è unanime l’apprezzamento e il ringraziamento dei pazienti per il servizio Coro, esemplare per qualità delle cure e umanità».
C’è poi il caso del reparto di Chirurgia generale, «sul quale ho acceso i riflettori con una richiesta di audizione a novembre 2024 per il rischio depotenziamento che purtroppo è confermato dai fatti. Il reparto conta 24 posti letto, ma oggi vi era una sola paziente ricoverata. Mancano medici per le guardie notturne e i festivi, e mancano gli anestesisti. Secondo la Asl – continua Pagliaro – non devono esserci reparti e servizi uguali a Casarano e negli ospedali vicini per razionalizzare le scarse risorse umane ma è evidente che c’è un problema di organizzazione, visto che in tutti gli ospedali dell’Asl Lecce si lamenta la carenza di posti letto per lungodegenti e la sosta forzata in barella nei pronto soccorso, mentre a Casarano il reparto di Chirurgia generale è vuoto».
Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia ricorda che già nella prima ispezione «segnalai la carenza di anestesisti, e la situazione è ancora in stallo, pregiudicando la capacità interventistica dell’intero ospedale. Anche sul fronte delle apparecchiature, ho dovuto riscontrare carenze gravi che già avevo segnalato, e alcune nuove strumentazioni acquistate non sono state sistemate nei reparti dove vi era necessità, al contrario di quanto mi era stato garantito in audizione. Ma la mia battaglia continua – promette Pagliaro -, a difesa dei servizi sanitari dell’ospedale di Casarano e di tutta la provincia di Lecce. La sanità è un diritto da assicurare su tutto il territorio salentino, che soffre carenze gravi e buchi di assistenza da colmare. Rinnovo il mio appello al presidente Emiliano e all’assessore Piemontese perché vengano a rendersi conto dello stato in cui è ridotta la nostra sanità, soprattutto quella territoriale che il governatore si è più volte impegnato a potenziare e che invece cade a pezzi», conclude.