C’è anche Nardò tra le cinque città che si contenderanno il ruolo di Capitale italiana del libro 2026. Lo comunica il ministero della Cultura (MiC) dando conto della selezione effettuata dalla giuria.
Parteciperanno, dunque, alla fase finale della selezione i seguenti Comuni con i relativi dossier: Carmagnola (Torino), “Identità, libri e territorio”; Perugia, “Gocce. L’acqua si fa voce”; Pistoia, “Pistoia, l’avventura del leggere, il coraggio di costruire il futuro”; Nardò (Lecce), “Nardò Capitale della Lettura Rigenerativa: Territori, Comunità, Futuro”; Tito (Potenza), “Una lettura che rigenera. Tito 2026, tra identità, diversità, comunità e futuro”.
I comuni finalisti verranno convocati per le audizioni pubbliche il 17 settembre 2025, a Roma, nella sede del ministero della Cultura. Ogni candidato illustrerà nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli. Per ciascun dossier le audizioni avranno una durata di massimo 60 minuti, di cui 30 per la presentazione del progetto e 30 per una sessione di domande effettuate dalla giuria. Al Comune vincitore verrà assegnato un contributo finanziario di 500mila euro per realizzare le iniziative e gli obiettivi delineati nel dossier di candidatura.
La giuria, dopo le audizioni, sottoporrà al MiC il nome del progetto presentato del Comune che diventerà Capitale italiana del libro 2026.