Saranno assunti in Sanitaservice 165 operatori del servizio Emergenza Urgenza 118. Dopo tante vicissitudini, il personale che era gestito dalle associazioni di volontariato troverà la sua definitiva collocazione nella società in house dell’Asl di Lecce. L’internalizzazione dei lavoratori, che già prestavano servizio nel 118, si concretizzerà in due tappe: l’1 maggio con l’assunzione di 120 unità tra soccorritori e autisti soccorritori che saranno collocati in tredici postazioni e l’1 giugno con l’assunzione di 45 tra soccorritori e autisti soccorritori in altre cinque postazioni.
Le postazioni di ambulanze che saranno affidate a Sanitaservice dall’1 maggio sono situate a Veglie, a Campi, all’ex Vito Fazzi, allo spoke del Vito Fazzi, a Martano, a Nardò 1 e a Nardò 2. Le postazioni con automediche saranno collocate all’ex Vito Fazzi, al presidio ospedaliero Vito Fazzi, a Galatina, a Scorrano, a Casarano e a Gagliano del Capo.
Esultano i sindacalisti che sono stati al fianco degli operatori: Polimeno (Fp Cgil), Piccinno (Cisl Fp), Mancarella (Cobas), Perrone (Fsi Usae), Tarantino (Uil), Palazzo (Usb), Gentile (Fials), Mita (Confintesa). I Cobas hanno ribadito la necessità dello scorrimento della graduatoria a copertura del fabbisogno totale del personale mancante.
«Abbiamo già chiesto alla direzione generale e alla direzione amministrativa dell’Asl di Lecce un ulteriore ampliamento di postazioni del 118. Ci è stato risposto che saranno attivate entro il 2023.
L’attivazione di queste ulteriori postazioni consentirà l’assunzione dei circa 31 restanti autisti e autisti soccorritori presenti in graduatoria, poiché sono risultati idonei non vincitori nella selezione effettuata l’estate scorsa. Da sempre sosteniamo il potenziamento della sanità pubblica e la gestione pubblica dei servizi. Si pensi all’internalizzazione già fatta dei servizi del trasporto oncologico e dializzati. Per questo esprimiamo la nostra soddisfazione per le linee guida della Regione Puglia del giugno 2020 e per l’attuazione delle stesse da parte dell’Asl di Lecce. Siamo sempre stati vicini alle rivendicazioni del personale volontario delle associazioni manifestando a Lecce e a Bari per un lavoro dignitoso e per mettere fine alla gestione privatistica delle associazioni di volontariato», dichiara Giuseppe Mancarella, segretario provinciale dei Cobas.