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Cronaca Lecce

Appalti truccati nel Salento, tre sindaci davanti al magistrato: via agli interrogatori. Rischiano gli arresti

Si apre una settimana cruciale per l’inchiesta della procura di Lecce sugli appalti pubblici nel Salento, che vede coinvolti tre sindaci in un presunto sistema di corruzione. Oggi e domani, il giudice per le indagini preliminari Stefano Sala interrogherà 25 indagati, tra cui i primi cittadini di Maglie, Enrico Toma, di Sanarica, Salvatore Sales, e di Ruffano, Antonio Cavallo, per i quali è stato chiesto l’arresto. L’indagine, condotta dalla Guardia di finanza e coordinata dal pm Maria Vallefuoco, ha portato alla luce una presunta rete di favori e irregolarità attorno all’azienda Castrignanò Vivai di Muro Leccese, riconducibile ai gemelli Marco e Graziano Castrignanò, 48 anni, di Galatina. Secondo l’accusa, i due imprenditori avrebbero ottenuto appalti in vari Comuni grazie a regali e vantaggi concessi agli amministratori locali, tra cui forniture gratuite di piante e lavori edilizi senza fattura.

Le indagini

Le prove raccolte includono intercettazioni telefoniche e ambientali effettuate dal marzo 2022 all’interno della sede del vivaio, oltre a immagini di cerimonie e dati estratti dai telefoni sequestrati. Tra gli episodi contestati spicca la fornitura gratuita di piante esotiche per il matrimonio del sindaco di Maglie e la ristrutturazione del suo studio privato, documentata con video e foto inviate dagli operai direttamente all’imprenditore. Secondo la Finanza, nel presunto sistema corruttivo rientrerebbe anche l’ingegnere comunale Maurizio Montagna, che avrebbe dovuto garantire la regolarità degli appalti, ma che invece risulterebbe coinvolto nel favorire i Castrignanò, permettendo loro di ottenere almeno otto appalti pubblici dal Comune di Maglie per quasi 4 milioni di euro.

Le richieste

La procura di Lecce ha richiesto il carcere per sei persone, tra cui i fratelli Castrignanò, il sindaco di Ruffano Antonio Cavallo e l’ingegnere Montagna. Per altre dodici persone, tra cui i sindaci di Maglie e Sanarica, sono stati richiesti gli arresti domiciliari, mentre per sei imprenditori e professionisti è stata chiesta l’interdizione per un anno.

Il messaggio

«Ringrazio tutti di cuore per le tantissime attestazioni di vicinanza che mi avete trasmesso sia in privato che pubblicamente. Comunque vada e qualunque sia l’esito di questa vicenda, la cosa che più mi rimarrà a cuore sarà il vostro affetto, la vostra stima e la vostra vicinanza. Questo è il dono più bello che ho avuto in tutti questi anni da parte di tutti voi cittadini, dalla comunità parrocchiale, da tantissimi colleghi sindaci ed anche dalle forze dell’ordine. E questo nessuno potrà mai togliermelo», ha dichiarato il sindaco di Ruffano, Antonio Cavallo.

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