Un minuto di rumore

L’atroce fine di Giulia Cecchettin sta commuovendo l’intero Paese. La sua è una storia ingiusta che spacca il cuore.

Come al solito, però, c’è chi invece di guardare la luna si ferma ad osservare il dito che la indica. È il caso di Stefano Valdegamberi, consigliere regionale del Veneto. Costui, invece di piangere la concittadina, ha trovato il tempo per postare un’assurda riflessione sulla sorella della vittima, Elena.

Se l’è presa con le sue parole “ideologiche” e con il suo abbigliamento, lasciando poi intendere che dietro l’omicidio ci sia “dell’altro”.

Bene hanno fatto in tante e tanti a chiedere le sue dimissioni dal consiglio regionale e bene farebbe il presidente Zaia, persona di tutt’altro spessore, a tirargli prima le orecchie e poi a rispedirlo a casa.

Quanto a noi, facciamo girare i nomi di questi tapini, che si sappia chi sono. Imitiamo i ragazzi di Padova che ieri, in onore di Giulia, hanno tenuto un minuto di “rumore”. Basta tacere! È arrivato il momento di reagire.

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