È il giorno del ritorno alla libertà di Michele Misseri. Volontari e protezione civile sono già sul campo da ieri ad Avetrana, per fronteggiare l’arrivo di giornalisti e di curiosi intorno alla villetta degli orrori in cui fu uccisa dalla moglie e dalla figlia di “zio Michele” la 15enne Sarah Scazzi.
La notizia, che sta attirando l’attenzione della stampa, naturalmente c’è tutta e ne troverete conto anche in queste stesse pagine. Ma quello che sta per scatenarsi potrebbe andare al di là del principio sacrosanto del dovere di cronaca, e si chiama spettacolarizzazione di un fatto. E questo ci sdegna, e noi lo accuratamente eviteremo. Particolarmente sui nostri canali social.
In quanto ai curiosi, c’è una sola cosa da aggiungere se non l’invito a recuperare quel senso di civiltà che ogni buon cittadino dovrebbe dimostrare quotidianamente. Oggi in molti ne potrebbero avere la possibilità. Che non si tirino indietro.