Se il “ballo del qua qua” oscura il Maestro

“Siamo quel che siamo”, è il titolo di una canzone che potrebbe sintetizzare quello che ha scatenato Sanremo nelle ultime 24 ore.

Parliamo dello scandalo che ha suscitato la visione di John Travolta che si è esibito con Amadeus e Fiorello ne “Il ballo del qua qua”. Apriti cielo, una vergogna. Confronti televisivi, radiofonici e social in batteria, per discettare sulla partecipazione di una star naturalmente “strapagata” per un un ruolo ovviamente concordato. Scarpe e tutto.

Ma tanto, che fa. Eppure la polemica “de’ noantri” ha reso provinciale un popolo che invece – come ha giustamente sottolineato Amadeus – avrebbe fatto bene a parlare di come Giovanni Allevi sia tornato al suo pubblico. Della sua forza discreta nel raccontare la gestione della malattia in un Paese che sta rischiando uno dei suoi patrimoni più preziosi: la Sanità.

“Gratitudine e riconoscenza per il talento di medici, infermieri e tutto il personale sanitario – ha detto-. Riconoscenza per la ricerca scientifica, senza la quale non sarei qui a parlare”. E noi non aggiungiamo altro, perchè ha detto tutto lui. Il Maestro.

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