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Non si abbandoni Taranto

Taranto vive giorni drammatici. Ornai è evidente che la crisi ultra decennale dell’Ex Ilva è alle battute finali. Al capezzale del complesso siderurgico però, non bastano le veglie e le parole, occorrono gesti concreti e prese di posizione leggendarie. La città, martoriata da sciagure oncologiche e problemi occupazionali, non merita di essere abbandonata ancora una…

Taranto vive giorni drammatici. Ornai è evidente che la crisi ultra decennale dell’Ex Ilva è alle battute finali. Al capezzale del complesso siderurgico però, non bastano le veglie e le parole, occorrono gesti concreti e prese di posizione leggendarie.

La città, martoriata da sciagure oncologiche e problemi occupazionali, non merita di essere abbandonata ancora una volta al triste destino dell’implosione sociale.

E se da anni il governo regionale, proponendo la decarbonizzazione, ha cercato di disegnare un coraggioso scenario futuro, ben poco è stato fatto e programmato da quello nazionale.

Tempi biblici per assumere decisioni fulminee, tira e molla svantaggiosi, detti e non detti che si sovrappongono a formare una coperta di polveri sottili per mettere tutto a tacere e prendere tempo. Ma a Taranto il tempo è finito.

Adesso è l’ora di trovare soluzioni sicure e durature. A cominciare dalla nazionalizzazione della fabbrica. La presidente Meloni venga con noi a Taranto. L’aspettiamo.

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