Meglio il faccia a faccia che le stanze chiuse

Le cose stanno così. Meloni e Schlein hanno aperto un dialogo chiedendo – insieme – il cessate il fuoco a Gaza. Peccato che cinque minuti dopo i loro sodali abbiano aspramente litigato in Parlamento sulla commissione di inchiesta per quanto avvenuto durante il COVID. Càpita.

Ciò che stupisce, invece, è l’inasprimento dei rapporti all’interno della coalizione di potere. Salvini vuole il Ponte, ma soprattutto non manda giù l’idea che non sia approvato il terzo mandato per i governatori e, perché no, per i sindaci in carica delle grandi città.

Il pensiero corre spontaneo al nostro capoluogo, dove da una parte c’è un centrodestra immobile, che ha appena sussurrato il nome del candidato.

Dall’altra c’è una sfida in atto tra due bei nomi. Solo che non si è ancora capito come faranno a sceglierne uno. Speriamo coinvolgano i baresi, e non solo la telefonata utile per un sondaggio.

Continua a piacerci la realtà del faccia a faccia e le stanze chiuse ci soffocano.

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