Le regole del giornalismo impongono che la notizia debba essere attuale e verificata. Dalle nostre parti, invece, ci sono giornali nazionali che, nelle loro edizioni locali, si ostinano a pubblicare notizie risalenti nel tempo o che non trovano alcun riscontro. E, puntualmente, lo fanno ogni qual volta un ente pubblico è chiamato ad affidare un servizio per la collettività.
Ignoranza? Malafede? Non vogliamo credere all’una né all’altra. Il risultato, in ogni caso, è quello di minare la credibilità dell’informazione e, almeno in astratto, condizionare l’attività degli enti pubblici (un film già visto).
Non certo quello di ostacolare chi, col duro lavoro e il sacrificio costante, è riuscito a costruire un modello di efficienza e produttività.