Oggi è una festa bellissima che non va assolutamente ridotta né dimenticata. Il 25 aprile passa in rassegna tutti i nostri buoni propositi e ci invita in maniera vigorosa a realizzarli. Senza se e senza ma. La democrazia, il rispetto della persona e la sua tutela, l’uguaglianza, la legalità, ma soprattutto la pace. È storia. Le dittature sono il male assoluto. La condivisione dei poteri il bene da ricercare senza sosta. Mai mollare la presa e sempre pronti a denunciare rigurgiti oltranzisti e follemente nostalgici. Attenzione, però. Per dirsi antifascisti è necessario dirsi anche contrari a tutti gli altri regimi totalitari. Altrimenti non vale. E soprattutto, di questi tempi, il modo migliore per essere antifascisti è scovare in casa propria coloro i quali applicano sistemi e pratiche abominevoli. Il fascismo, come atteggiamento di vita, abita, più di quanto di pensi, il nostro quotidiano. Combatterlo è necessario. Ad esempio, l’onestà è fondamentale per dirsi antifascisti. Così come il rispetto dell’altrui giudizio. Libertà è una bellissima parola. A noi il compito di metterla in atto. Basta un gesto per cambiare la Storia.