E così, dopo il caso della presentazione del libro dell’ex generale Roberto Vannacci a Ceglie Messapica scoppiato l’estate scorsa, la Puglia torna agli onori della cronaca per la scelta di una docente del liceo scientifico “Ribezzo” di Francavilla Fontana di portare in aula il famigerato autore del libro “Il Mondo al contrario”. Quello del pensiero omofobo e sessista, per intenderci.
Eppure secondo la Preside che ha avvallato la scelta dell’insegnate, tutto ciò dovrebbe addirittura «stimolare il pensiero critico» degli studenti, in contesto di educazione civica.
In più, a chi le ha domandato perché non abbia pensato di lavorare su Moravia e Calvino, lei ha risposto: «Certo, anche quelli, ma la modernità e la cresta dell’onda che ha travolto questo libro, fa più presa sui ragazzi».
Ci viene naturale a questo però, far notare alla dirigente che il concetto di “stimolo” è davvero molto diverso da quello di “far presa”. E che l’ambito della “cresta dell’onda” è molto delicato quando si parla di educazione dei ragazzi.
Eh si, l’educazione al rispetto ad esempio. Evidentemente una sconosciuta.