Le solite lezioncine

L’intervista resa da Sandrino Cataldo al nostro giornale deve aver provocato più di qualche imbarazzo. Soprattutto a chi, nei mesi scorsi, ha chiesto sostegno elettorale all’ex leader di Sud al Centro, ora sotto inchiesta per presunta compravendita di voti, salvo poi prenderne le distanze al momento dell’arresto o accusarlo successivamente di trasformismo.

Dopo le esternazioni di Cataldo, il sindaco Vito Leccese si è chiuso nel silenzio, mentre l’altro leader del centrosinistra Michele Laforgia ha tentato di minimizzare dicendo che per comprendere i fatti sarebbe bastato andare a rileggere i suoi post su Facebook.

E invece no, non basta. Perché non si può tuonare contro le “truppe cammellate” e, nello stesso tempo, chiedere sostegno al loro leader. O, meglio, si può pure fare, ma astenendosi dalle solite lezioncine.

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