È inutile prenderci in giro, ma la proposta di legge di bilancio per il 2024 varata l’altro dal governo italiano è un tirare a campare e nulla più. Colpa di Meloni? No. Dei suoi ministri e tecnici poco bravi? Neanche. Le responsabilità arrivano da lontano, addirittura dalla Prima Repubblica e nessun governo – sia ben chiaro – da allora in poi ha fatto qualcosa di davvero eclatante per cambiare i numeri.
Dati davvero poco incoraggianti e che, ancora una volta, ci dicono come il nostro Paese non abbia alcuna intenzione di arrivare all’altezza delle altre nazioni del continente.
Nel 2021 l’Economist, ai tempi di Mario Draghi, ci proclamò paese dell’anno perché in dodici mesi avevamo fatto più passi in avanti degli altri.
Oggi quella stessa classifica, che è composta da indici come il debito, la demografia, la decarbonizzazione, ci attribuisce il penultimo posto. Dopo di noi solo l’Ungheria. Dopo di noi, per i nostri figli e nipoti, solo il diluvio: speriamo non universale.