La capacità di scelta

Se è vero che nelle prossime democrazie “avanzate” saranno sempre meno gli elettori che andranno alle urne per approvare il futuro della loro nazione (ancora basata su uno straccio di costituzione), vorrà dire che la qualità del voto migliorerà.

Essa, infatti, preconizzano alcuni analisti, dovrebbe restare nelle mani di un manipolo di cittadini capace di discernere tra contenuti e parole vacue o evacuate, che poi è la stessa cosa. Uomini e donne convinti dell’importanza della loro decisione.

Pronti a difendere, fino all’ultimo, uno degli strumenti più esclusivi dell’umanità: la capacità di scelta.

Certo l’intelligenza artificiale non starà a guardare ma, prima che si prenda tutto, sarà bello continuare a mettere una X su una scheda elettorale. Una X capace di cambiare le cose in meglio. Sempre che qualcuno non si presenti con cinquanta euro in mano.

Ma, tranquilli, a leggere i giornali ed a guardare le tv, sembra che questo accada solo a Bari e che il resto del mondo ne sia esente.

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