Ma, a meno di 100 giorni alle elezioni amministrative al Comune di Bari, si è poi capito chi andremo a votare? A prescindere dallo schieramento politico, che sia di qua, di là o di chissà quale altra parte, si è compreso su quale nome dovremo mettere la X per decidere il destino futuro della nostra città?
Da una parte, il 7 aprile, ci saranno le primarie che incoroneranno il principino riformista. E da quell’altra parte, hanno trovato finalmente uno straccio di nome da mettere come capolista? Lo troveremo come sorpresa nell’uovo di Pasqua? Chissà.
In ogni caso, si sappia che noi cittadini ci troviamo in mezzo a un guado e, francamente, vorremmo evitare di attraversare il fiume della democrazia bagnandoci nel qualunquismo dell’ultimo minuto.
Se continua così, noi rimarremo sulla riva e loro, gli eletti non ancora eletti, rischieranno di essere travolti da una fanghiglia di noncuranza ed assenteismo. Alla faccia della partecipazione e della tanto agognata condivisione.