Ancora un caso di appalti truccati e corruzione. Stavolta lo hanno chiamato “Sistema Verdini”, prendendo in prestito il cognome di due dei protagonisti della vicenda, padre e figlio, Loris e Maurizio. Sì, il padre è proprio lui, l’ex fedelissimo della buonanima del Cavaliere. “Ai Verdini piacciono i verdoni!”, avrebbe esclamato Zio Paperone, il miliardario taccagno dei fumetti. La verità è che Verdini padre, sempre così elegante e Verdini figlio, sempre così uguale al padre, hanno ancora una volta scambiato la politica come una corsia preferenziale per poter badare ai propri affari. Che è perfettamente il contrario del motivo per il quale la politica è stata inventata sin dai tempi di Platone. Così scopriamo che chi dovrebbe rappresentarci, chi dovrebbe rendere migliore la nostra vita, viene beccato con le dita nella marmellata. Vergogna. Speriamo che il nuovo anno, oltre a portare salute e abbondanza, rechi anche un po’ di onestà a questo Paese ormai agli sgoccioli. Buona fine.
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Di Redazione24 Novembre 2024