«L’Ucraina sta facendo tutto il possibile per porre fine alla guerra quest’anno. Porre fine alla guerra è un obiettivo comune dell’Ucraina e dei suoi partner, non della Russia». Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si rivolge così ai 50 paesi del cosiddetto “formato Ramstein”, dal nome della base americana in Germania dove si riunisce il vertice, chiedendo ancora una volta agli alleati un sostegno forte per contrastare l’offensiva di Mosca.
Gli aiuti dagli Usa
Un sostegno che arriva puntuale dagli Usa di Joe Biden, a pochi giorni dall’insediamento con Donald Trump, che promettono altri 500 milioni di dollari di aiuti militari a Kiev. Il presidente ucraino sarà oggi a Roma e vedrà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e la premier, Giorgia Meloni. La stessa Meloni ha ribadito di essere «disposta a sostenere le opzioni che e’ disposta a sostenere l’Ucraina. Credo che questo sia fondamentale per avere una pace giusta». Sotto la presidenza Biden, gli Stati Uniti sono stati il principale sostenitore di Kiev nella sua difesa contro la Russia, fornendo aiuti militari per un valore di oltre 65 miliardi di dollari (63 miliardi di euro) da febbraio 2022, seguiti dalla Germania che ha stanziato 28 miliardi di euro per Kiev.
Ma lo scenario potrebbe cambiare con l’arrivo di Trump. «È chiaro che tra soli 11 giorni inizierà un nuovo capitolo per l’Europa e per il mondo intero – dice Zelensky riferendosi all’insediamento del nuovo presidente Usa – un momento in cui dovremo collaborare ancora di più, fare ancora più affidamento gli uni sugli altri e raggiungere insieme risultati ancora più grandi, vedo questo come un momento di opportunità».
Durante l’incontro di Ramstein, l’ultimo prima dell’insediamento di Trump, Zelensky ha ribadito l’appello agli alleati occidentali affinché inviino truppe in aiuto dell’Ucraina.
L’obiettivo
«Il nostro obiettivo è trovare quanti più strumenti possibili per costringere la Russia alla pace», ha detto. «Sto facendo del mio meglio per porre fine a questa guerra con dignità per l’Ucraina e per tutta l’Europa quest’anno. E so che posso contare sul vostro sostegno. Dobbiamo tutti ricordare che porre fine alla guerra è il nostro obiettivo comune: il nostro, non quello della Russia», ha detto Zelensky. Il presidente ucraino chiede a Usa e Ue «di intensificare le pressioni su Mosca soprattutto sul settore energetico» e auspica sanzioni contro tutti gli elementi dell’industria energetica russa.
Vladimir Putin continua a investire nell’aggressione russa all’Ucraina e sta anche raddoppiando gli investimenti, ricorda Zelensky, «il budget militare della Russia per il 2025 è superiore del 25% rispetto allo scorso anno», dice. «Se vogliamo fermare» la guerra «dobbiamo bloccare il flusso di denaro di Putin. Putin inizierà a pensare alla pace solo quando la sua cerchia più vicina gli dirà che ha finito i soldi». In attesa di capire se e cosa cambierà a partire dal 20 gennaio con l’arrivo di Trump alla Casa Bianca, Zelensky incassa l’appoggio del segretario generale della Nato, Mark Rutte.