Aumentano le vittime del virus West Nile in Italia: otto le morti accertate dall’inizio del 2025. Le ultime segnalazioni arrivano dalla Campania e dal Lazio. Un uomo di 72 anni è morto nell’ospedale di Caserta, dove era ricoverato. Un 68enne di Trentola Ducenta è deceduto ad Aversa, mentre a Latina è morto un 86enne con patologie pregresse. Il virus, trasmesso dalle zanzare comuni notturne del genere Culex, può causare sintomi lievi o, in casi più gravi, complicanze neurologiche.
Secondo Antonello Maruotti, ordinario di Statistica alla Lumsa, «la curva dei contagi crescerà fino a fine agosto per poi decrescere rapidamente». Allarme anche per le persone immunodepresse o affette da malattie reumatologiche, particolarmente esposte, come spiega Gian Domenico Sebastiani della Società Italiana di Reumatologia.
Il cambiamento climatico, con temperature estreme e aumento dell’umidità, contribuisce alla diffusione di malattie trasmesse da vettori come il West Nile. Anche Andrea Doria, presidente della Sir, sottolinea l’impatto crescente degli eventi climatici sulle patologie autoimmuni.
Il Centro nazionale sangue ha rafforzato le misure di sicurezza nelle donazioni, con test specifici nelle zone colpite. La sorveglianza attiva ha permesso di intercettare circa 230 casi di infezione tra i donatori dal 2020 a oggi.
